Archivio di Stato di Napoli - Archivio di Stato di Napoli
Archivio di Stato di Napoli
L’Archivio di Stato di Napoli è un ufficio periferico del Ministero della Cultura. Provvede alla conservazione, alla tutela e alla promozione del patrimonio documentario e ne favorisce la fruizione da parte degli studiosi e dei cittadini. Fondato nel 1808, l’Archivio di Stato di Napoli dal 1845 ha sede nel complesso monumentale dei SS. Severino e Sossio, uno dei più importanti e antichi centri della spiritualità benedettina del Mezzogiorno, con una sede distaccata presso Palazzo Loffredo a Pizzofalcone. Con i suoi quattro piani e i suoi depositi di oltre settanta chilometri lineari di documenti, l’Archivio napoletano rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la ricerca nel settore della storia medievale, moderna e contemporanea d’Italia e d’Europa; nonché in maniera precipua, della storia del Meridione d’Italia. Si conservano quindi, tutti gli atti governativi, gli atti delle magistrature centrali del regno, gli archivi privati delle più importanti famiglie nobili del regno (ad es. Carafa di Roccella, Tocco di Montemiletto, Monforte di Fragnito, Serra di Gerace, Pignatelli di Aragona Cortes, Loffredo, Ruffo di Bagnara, ecc.). Di particolare importanza l'imponente archivio privato della Casa dei Borbone, l'archivio dei Farnese, l'enorme archivio generale di Casa reale, gli archivi delle Legazioni diplomatiche del regno di Napoli all'Estero, gli archivi della Questura e della Prefettura, gli archivi dei tribunali civili e penali, nonché l'archivio della Cassazione di Napoli, gli archivi notarili della Provincia di Napoli dei secoli XV-XIX. Per l'antichità (la carta lapidaria del secolo VIII d.C,), l'ampiezza e la qualità della documentazione, l'Archivio di Stato di Napoli è uno dei nove grandi archivi italiani ed uno tra i principali archivi di importanza internazionale. La struttura contiene interessanti cicli pittorici di Belisario Corenzio e di Antonio Solaro detto lo Zingaro del XVI secolo.
Per l'Archivio di Stato di Napoli sono state selezionate per la descrizione e la digitalizzazione, la serie Inventari del fondo Archivio Maggiordomia Maggiore e Soprintendenza di Casa Reale, III Inventario e la serie Inventari del fondo Archivio Farnesiano. La scelta è stata motivata dall'esigenza di creare una connessione tra gli archivi e gli altri beni culturali presenti nella Regione Campania. Con lo scopo di salvaguardare, inoltre, i documenti più antichi e importanti custoditi dall'Archivio di Stato di Napoli e renderli fruibili in rete, è stato effettuato un lavoro di riversaggio in digitale delle bobine relative alle serie del fondo Consiglio Collaterale e a dei volumi di grosso formato del fondo Corporazioni Religiose Soppresse. Contestualmente saranno trasferiti nella piattaforma Ecosistema Cultura della Regione Campania, buona parte della documentazione già digitalizzata in particolare la documentazione iconografica e cartografica.
Grazie all'istallazione multimediale realizzata con la collaborazione, come voce narrante, dell'attore Alessandro Preziosi è stato possibile agevolare la lettura del documento più antico dell'Istituto, restituendolo al grande pubblico: si tratta della carta lapidaria, risalente all'VIII secolo e rappresentante la “charta venditionis” del casale Memorola a Cuma; la scrittura utilizzata è un latino corrotto e volgarizzato.
Dettaglio luoghi
Indirizzo: Sede Centrale: Piazzetta del Grande Archivio, 5 80138 - Napoli
Telefono: 0815638111
E-mail: as-na@cultura.gov.it
Sito web: https://www.archiviodistatonapoli.it/