null Conservatorio San Pietro a Majella

Conservatorio San Pietro a Majella

Il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, dichiarato reale nel giugno 1807 con decreto di Giuseppe Napoleone, ha una storia ricca, nata dalla fusione di diverse istituzioni preesistenti: i Conservatori di Santa Maria di Loreto, Sant'Onofrio a Capuana e Santa Maria della Pietà dei Turchini, che operavano nell'ambito dell'assistenza e della formazione musicale a Napoli durante l'età moderna. Questi conservatori si inserivano in politiche più ampie di carità e beneficenza dell'epoca, offrendo assistenza all'infanzia indigente e abbandonata e sviluppando competenze musicali. Nel corso del tempo, la musica divenne sempre più centrale nelle attività degli istituti, tanto che si trasformarono in vere e proprie scuole musicali, aprendosi anche ad allievi esterni.

Con il passare degli anni, il controllo degli enti di assistenza da parte dello Stato portò a cambiamenti nelle strutture e nelle modalità di gestione dei conservatori. Il Conservatorio di Santa Maria di Loreto si unì a quello di Sant'Onofrio a Capuana nel 1797, mentre nel 1806-1807 si verificò la fusione con il Conservatorio della Pietà dei Turchini, dando vita al Reale Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella. L'istituzione era diretta da una direzione tecnica ed economica, con regole rigide di gestione e un sostegno costante dei benefattori. La formazione musicale era al centro delle attività, seguendo i principi dei grandi maestri del passato come Durante, Finaroli e Zingarelli.

Dopo l'unificazione nazionale, si sviluppò la necessità di uniformare la normativa e l'organizzazione degli istituti musicali preunitari. Nel 1871, su iniziativa di Giuseppe Verdi, fu convocata una commissione a Firenze per stabilire un indirizzo comune per l'insegnamento musicale in Italia.

Il Conservatorio di Napoli, nel corso del tempo, ha dovuto bilanciare la conformità alla normativa nazionale con la difesa delle sue peculiarità come ente autonomo. Questa battaglia si concluse nel 1890, quando lo statuto confermò la sua autonomia morale e la sua missione educativa sia nella musica che negli studi letterari. La normalizzazione degli aspetti amministrativi e normativi avvenne con i provvedimenti legislativi del 1912 e del 1918 e la Riforma Gentile. Questi atti stabilirono le prime disposizioni comuni per gli istituti governativi e ridefinirono l'organizzazione didattica e amministrativa. Infine, con la legge n. 508 del 1999, si completò il processo di rinnovamento dell'apparato didattico del Conservatorio di Napoli, in linea con gli standard dell'Alta Formazione Artistica e Musicale.

Dettaglio luoghi

Further information

Address: Via San Pietro a Majella, 35 - 80138 - Napoli , NA

Telephone: +39 0815449255

Email: ufficioprotocollo@sanpietroamajella.it