Live the archaeological heritage of the Campania Region, through the Insights, the Narrative itineraries and the digital resources collected in the Multimedia itineraries.
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Inaugurato il 28 ottobre 1928, il Museo Archeologico Provinciale di Salerno ha avuto diverse sedi prima di essere stabilito definitivamente nel 1964 nel monastero di San Benedetto (VII sec.) dal direttore Venturino Panebianco. Il primo allestimento fu ideato e realizzato negli anni ‘70 dall’architetto Ezio de Felice. Il percorso museale comincia nel giardino antistante dove vi è il lapidario con reperti di epoca romana (statue, rilievi figurati e basi onorarie).
All’interno l’esposizione archeologica si struttura su due piani, seguendo un percorso sia cronologico che topografico. Al piano terra è allestita la sezione “Provincia archeologica”, che raccoglie i più importanti reperti dalla preistoria all’epoca romana, provenienti da tutto il territorio provinciale di Salerno. Il primo piano è, invece, quasi interamente dedicato al sito etrusco-campano sannita di Fratte, situato attualmente alla periferia settentrionale della città e databile dalla fine del VI fino al I d.C. Sullo stesso piano una sala è dedicata alla testa bronzea di Apollo (I sec. a.C. – I sec. d.C.), rinvenuta nelle acque del golfo di Salerno nel 1930 e divenuto il simbolo dei Musei della Provincia di Salerno. Completa l’esposizione una ricchissima collezione numismatica. Ad arricchire i percorsi ci sono installazioni multimediali, che ricostruiscono l’insediamento di Fratte, le antiche rotte del Mediterraneo e ripropongono l’atmosfera del ritrovamento della celebre testa di Apollo.
Project: ARCCA - ARchitettura della Conoscenza CAmpana - ECOSISTEMA DIGITALE PER LA CULTURA