Fratte di Salerno: un fiorente centro etrusco – sannitico

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Fratte di Salerno: un fiorente centro etrusco – sannitico

L’antico centro di Fratte, ubicato alla periferia settentrionale del moderno Comune di Salerno, fu un importante insediamento fiorito nel corso del VI sec. a.C. Abitato inizialmente da gruppi di cultura etrusca, cui seguì un’occupazione sannitica, dovette la sua prosperità alla sua favorevole posizione, posta a cerniera fra le diverse componenti del popolamento antico dell’area. Grazie alle indagini susseguitesi nel corso dei decenni, è possibile oggi disporre di una conoscenza articolata di questo importante insediamento antico.

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Il sito Fratte di Salerno: storia e topografia

L’insediamento di Fratte sorge alla periferia settentrionale di Salerno su una bassa collina pianeggiante. L’area è parte di un più vasto insediamento collocato in posizione dominante alla confluenza del fiume Irno con i torrenti Pastorano e Grancano. La sua posizione ha sempre rivestito all’interno della valle dell’Irno un valore strategico di controllo delle vie naturali e un importante ruolo di collegamento tra Greci, Etruschi e Indigeni occupanti il golfo di Poseidonia, a sud, e le aree del Sarno e del Volturno a nord.

Pianta dell'area archeologica di Fratte.jpg

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Le fasi dell’insediamento: dalle origini etrusche all’occupazione sannitica

La ricerca ha permesso di articolare il popolamento di Fratte in tre fasi di vita distinte comprese tra la prima metà del VI sec. a.C. e la metà del III sec. a.C. Il periodo più antico è caratterizzato dalla presenza etrusca e dalle testimonianze costruttive più monumentali. A nord, oltre il Pastorano, si riconoscono le necropoli, mentre altre testimonianze di occupazione funzionali allo sfruttamento delle risorse naturali si registrano nelle immediate vicinanze del sito. Verso la fine del V sec. a.C. l’abitato di Fratte subì forti mutamenti e l’area fu rioccupata da elementi sanniti. 

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La riscoperta del sito: notizie e primi recuperi nell’Ottocento

I primi indizi della presenza di un insediamento antico nella zona di Fratte risalgono agli inizi dell’Ottocento quando, in occasione della costruzione dell’edificio delle Cotoniere Meridionali, furono trovati materiali sporadici e fuori contesto. I materiali più rilevanti provenienti dalle indagini condotte presso l’abitato e le necropoli di Fratte sono esposti presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno. 

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Le necropoli di Fratte: ubicazione e ritrovamenti

A nord del torrente Pastorano si sviluppavano le necropoli, sono state scoperte oltre 400 sepolture: tutte ascrivibili alla prima fase di occupazione a matrice etrusca dell’abitato. Molti i vasi decorati di produzione attica sono stati recuperati durante gli scavi: componevano i pregiatissimi corredi funerari delle élites aristocratiche dell’antico centro.
Durante la fase sannitica, il versante occidentale della collina dell’abitato fu occupato da un nucleo di 8 tombe a cassa, già depredate in antico. La ricerca ha permesso di articolare il popolamento di Fratte in tre fasi di vita distinte comprese tra la prima metà del VI sec. a.C. e la metà del III sec. a.C. Il periodo più antico è caratterizzato dalla presenza etrusca e dalle testimonianze costruttive più monumentali. A nord, oltre il Pastorano, si riconoscono le necropoli, mentre altre testimonianze di occupazione funzionali allo sfruttamento delle risorse naturali si registrano nelle immediate vicinanze del sito. Verso la fine del V sec. a.C. l’abitato di Fratte subì forti mutamenti e l’area fu rioccupata da elementi sanniti.