Il rituale funerario a Poseidonia: immagini e proiezioni

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Il rituale funerario a Poseidonia: immagini e proiezioni

Il programma figurativo offerto dalle pitture funerarie pestane permette di ricostruire parte del rituale funerario di Poseidonia nel corso del IV secolo a.C. Le tombe femminili mettono in scena il comportamento della comunità pestana di fronte alla morte e raccontano le sequenze della cerimonia funebre, tornando, con scene differenti, anche all’interno delle tombe maschili. Una serie di attività si svolgevano, in un lungo periodo di tempo, dal momento della preparazione del cadavere fino al momento del seppellimento.

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La preparazione del corpo: il momento iniziale

Il primo atto è la preparazione della defunta da parte di donne che si accingono a sistemare il corpo: si inizia con la toilette funebre; la defunta, distesa su un letto e avvolta in un sudario bianco, viene esposta al compianto funebre affidato alle donne della famiglia che compiono gesti esasperati di dolore, non improvvisati, ma frutto di una gestualità regolata e ritmata dal suono di un flauto.  

Lastra est della tomba 58, necropolo di Andriuolo.jpeg

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L’esposizione: il corteo funebre

Un flautista apre la processione funebre fino al luogo della deposizione. I partecipanti recano tra le mani o su tavolini melograni, uova, pani, piccoli vasi con olii profumati. Spesso giovani o fanciulli, probabilmente i figli della morta, appaiono nel corteo o attorno al letto della deposizione, con gesti di disperazione. La loro presenza indica però anche la fecondità della donna e accentua il suo ruolo all’interno della famiglia.

Lastra ovest della tomba 47, necropoli di Andriuolo.jpeg

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I giochi funebri prima della sepoltura

La corsa di bighe, associata al pugilato e al duello, alla fine consacra il vincitore. Nella corsa la colonna indica la méta degli aurighi. Nelle scene di pugilato un flautista ritma lo scontro e il sangue scorre sul volto dei pugili, nudi e con i pugni guantati. Nei duelli un giudice è dietro il vincitore mentre lo incorona. I combattenti, nudi o coperti da un semplice perizoma, sono protetti da armi di difesa: schinieri, elmo, scudo.

Lastra sud della tomba 53, necropoli di Andriuolo.jpeg

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La celebrazione del defunto: il ritorno del guerriero

L’importanza del morto viene sancita anche dall’associazione di due immagini ideali, quella del ritorno del guerriero e del cavaliere in atteggiamento eroico accanto al cavallo: il personaggio celebrato è vittorioso, distinto dagli altri personaggi. Tra i motivi più diffusi compaiono la quadriga in corsa guidata da un auriga, avvolto in un mantello sul dorso, in altri casi la figura allegorica della vittoria, la Nike, si sostituisce all’auriga.  

Lastra ovest della tomba 58, necropoli di Andriuolo.jpeg