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Benevento in un giorno

Cosa vedere a Benevento in un giorno? Lasciatevi trasportare per 24 ore con un itinerario alla scoperta del capoluogo del Sannio. Adagiata in una conca nella storica regione campana del Sannio, proprio al centro dell’appennino, Benevento offre ai visitatori un patrimonio artistico, storico e culturale di grande interesse, accompagnato da una importante tradizione enogastronomica legata profondamente al territorio.

L'itinerario propone 3 tappe imperdibili per un tour da fare in un giorno, ma la città di Benevento offre altri punti di interesse storico e religioso da visitare se si decide di rimanerci per un weekend.

TAPPA 1

Arco di Traiano di Benevento

È non solo il massimo monumento della città, ma uno dei migliori esemplari dell'arte traianea ed il meglio conservato arco onorario romano. Ha un solo fornice. Fu eretto, tra il 114 ed il 117 all'inizio della nuova via Traiana, per ricordare ed esaltare il governo dell'imperatore Traiano. Alto 15,60 metri, con fornice di oltre 8 metri, ha un'ossatura costituita da massi di calcare ed un rivestimento di marmo. Gran parte dell'arco è decorata con scene e decorazioni in bassorilievo: in particolare la faccia dei piloni rivolta verso la città presenta scene di pace, l'altra scene militari.

L'Arco fu inserito nel Medioevo nella cinta di mura della città, della quale costituì la Porta Aurea.

TAPPA 2

Duomo di Benevento

Edificio di antica costruzione longobarda, consacrato nel 780 dal vescovo Davide e intitolato a Sancta Maria de Episcopio.

Nel corso dei secoli è stato però ripetutamente rimaneggiato, in parte da interventi di riparazione di danni inferti da eventi sismici (1456, 1688, 1702), in parte da interventi di ampliamento (XII e XVII sec.) volti ad arricchire il complesso che, in ultimo, venne gravemente danneggiato dai bombardamenti angloamericani del 1943.

La facciata del duomo, imponente e composita, risale alla fine del XIII secolo. Costruita interamente in marmo bianco, si rifà alla contemporanea architettura della Capitanata, di chiara matrice pisana.
Si sviluppa su due ordini, entrambi articolati in sei arcate, con uno schema di simmetrie inteso come se, al posto del campanile, a sinistra ci fosse una settima arcata.

Innalzato dall’arcivescovo Romano Capodiferro a partire dall’11 febbraio 1279 come recita un’iscrizione sulla facciata, il campanile fu successivamente restaurato sotto il vescovo Orsini.

TAPPA 3

Teatro romano di Benevento

Databile tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C., sorge nella zona occidentale della città antica. Il monumento, la cui cavea misura circa 98 metri di diametro, è costruito in opera cementizia con paramenti in blocchi di pietra calcarea e in laterizio. Le gradinate e la frons scenae erano rivestite in marmo, così come lastre marmoree e stucchi, ancora parzialmente conservati, decoravano le aulae, i due ampi ambienti che, attraverso corridoi (parodoi), immettono nell'orchestra. La cavea, a pianta semicircolare, è realizzata su sostruzioni e presenta tre ordini: tuscanico, ionico e corinzio. Di questi si conserva solo l'ordine inferiore, costituito da venticinque arcate su pilastri con semicolonne tuscaniche.
Le arcate della cavea, con ampia cornice rifinita, presentavano come chiavi di volta rilievi configurati, rappresentati da busti nell'ordine inferiore e, molto probabilmente, da maschere negli ordini superiori. Alcune di queste maschere sono state reimpiegate in edifici del Centro Storico, dove sono ancora visibili. La cavea terminava nella parte superiore con una galleria, in cui si aprivano nicchie.

Info utili

Mezzo di trasporto consigliato Macchina Durata percorso 1 giorni  Accessibile a persone con disabilità
Categoria itinerario Territoriale N° tappe TAPPE

Per saperne di più

Chiamata prima Maleventum, poi Beneventum ed infine Benevento, è stata una città sannitica, romana, longobarda e poi pontificia. Benevento vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e un interessante patrimonio archeologico. Dal 2011 la chiesa di Santa Sofia, edificata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, è entrata a far parte del Patrimonio dell'umanità UNESCO all'interno del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere.