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Franco Del Prete

(Frattamaggiore, 5 novembre 1943 – Napoli, 13 febbraio 2020)
«Mi ha prestato la voce, ha trovato la mia lingua, insieme abbiamo dato inizio alla rivoluzione». James Senese ricorda così Franco Del Prete, amico e partner musicale di una vita. «Abbiamo iniziato insieme, o quasi: con gli Showmen prima e con Napoli Centrale dopo, abbiamo mostrato la via a tanti, aprendo non solo la strada al neapolitan power: chiunque dica di fare soul o blues all'italiana deve qualcosa alla nostra prima band e alla seconda deve tanto il jazz rock di casa nostra».

Credits immagine: Courtesy Federico Vacalebre

Fine anni Sessanta, Senese, figlio della guerra e talento ineludibile, gira in motocicletta per periferie e provincia alla ricerca dei complici ideali per mettere in piedi il suo gruppo, venendo dall'esperienza con Vito Russo e i Quattro Conny: «Ascoltavo Otis Redding e James Brown e sulla mia due ruote incontrai Franco Del Prete, Peppe Botta, Luciano Maglioccola... Mario Musella ci mise la voce, era il cocktail giusto, la gioventù italiana fu scossa dalla nostra energia, dal nostro ritmo. E Napoli ritrovò una sua canzone, eravamo americani di Napoli davvero, persino più di quanto il maestro Carosone ci avesse insegnato».

Batterista e paroliere, motore di ogni progetto attraversato, Del Prete resta a fianco di Senese nella svolta jazz rock dei Napoli Centrale, firma classici come «Campagna». Inconfondibile nel drumming, insieme ritmico e fantasioso, secco e abbondante, dirada poi l’attività strumentale concentrandosi su quella di autore: per il Senese solista, innanzitutto, per Eduardo De Crescenzo, Sal Da Vinci, Peppino Di Capri, collaborando anche con Raiz, Zulù, Peppe Barra, Enzo Avitabile, Enzo Gragnaniello... Nel 2006 fonda i Sud Express, cercando di aggiungere nuova linfa al neapolitan power, aggiungendo il reggae all'antica ricetta di suoni contaminati.

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